A tu per tu con… Francesco Micheli

L’intervista al numero 6 neroverde

Francesco Micheli, difensore classe 2000 da questa stagione indossa la maglia della Castellanzese.

PRIMA DI CASTELLANZA
Centrale la cui storia giovanile non mente: vivaio dell’Albinoleffe, poi il salto nel calcio dei grandi con la doppia presenza in Coppa Italia Serie C tra 2018 e 2019 con la maglia biancazzurra. Poi la continuità in Serie D fra le fila del Villa Valle dove trascorre la passata stagione con 29 presenze e 2 gol messi a segno.

LA STAGIONE 2021/22
Che cosa ha spinto Micheli aa approdare a Castellanza? “Sicuramente l’ambizione della società, soprattutto dopo una stagione positiva come quella dello scorso anno, poi le cose non sono propriamente andate come ci aspettavamo. A Castellanza? Mi trovo molto bene, sia con i compagni che con la società che non ci fa mai mancare nulla.”. In merito alla situazione attuale, Micheli continua: “La rosa c’è senza ombra di dubbio; purtroppo la stagione non è stata all’altezza delle aspettative, ma quando siamo tornati dalle festività di Natale e Capodanno abbiamo proprio invertito la tendenza. Il vero momento di svolta? Non c’è stato un momento particolare, è che tutti noi volevamo dimostrare quello che siamo e quanto valiamo. Sono sicuro che dall’oggi al domani è difficile cambiare, ma stiamo facendo un gran lavoro da inizio anno. Se prima i risultati non ci davano ragione ora stiamo iniziando a raccogliere i frutti di quello che abbiamo seminato sin dalla preparazione”. Domenica la battuta d’arresto con il Ponte San Pietro e il numero 6 neroverde spiega: “Ci è mancata un po’ di attenzione e i piccoli particolari hanno fatto la differenza. Era una buona occasione per allungare proprio sulla diretta rivale e concederci un piccolo errore in più. Non abbiamo sfruttato l’opportunità avuta, ma siamo pronti a lottare di nuovo”.

IL DIFENSORE CON IL VIZIO DEL GOL
Francesco Micheli in questa stagione è già andato a segno due volte (Sangiuliano e Caravaggio), ma per il difensore conta solamente una cosa: “Attualmente credo che l’obiettivo di tutti deve essere quello comune: penso solo alla salvezza della squadra, che sia io a segnare o il compagno poco conta. Oltre al calcio? Studio Economia Aziendale a Bergamo”.

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